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    Ciak, si gira: il gin sul grande schermo

    Il gin ha spesso girato il ruolo di attore non protagonista in tanti film. È tempo di riscoprire i migliori cocktail hollywoodiani con Muma Gin

    Vesper Martini James Bond

    Ciak, si gira: il gin sul grande schermo

    Il gin è un po’ come il nero per l’abbigliamento: sta bene con qualunque cocktail. Noi di Muma Gin lo apprezziamo in ogni sua forma ed espressione, anche sul grande schermo. In che senso? I cocktail a base di gin riempiono le pellicole hollywoodiane. Senza di loro, i personaggi di certi film non avrebbero quell’aurea di mascolinità e mistero che li caratterizza. Prova ad immaginare uno Sean Connery in “James Bond” senza il suo Vesper Martini oppure un Humphrey Bogart in “Casablanca” senza i suoi innumerevoli shot di gin.

    Tra proibizionismo e gangster

    I cocktail a base di gin non sono solo per uomini duri, ma anche per femme fatale. Hollywood ci ha abituato a donne dal fascino irresistibile, ma anche amanti del buon bere. Come non citare la bionda più amata dagli americani, la bellissima Marilyn Monroe che interpretava Sugar Kane in “A qualcuno piace caldo”, pellicola che la consacrò e le permise di vincere l’Oscar come miglior attrice. «Un Manhattan per la signora», ordinano a più riprese nel film gli ammiratori della bella Sugar, donna tanto bella quanto tormentata, che amava affogare le sue frustrazioni in un buon Manhattan.

    Un’altra dea del cinema amava bere gin. Si tratta dell’immortale Audrey Hepburn nel film “Colazione da Tiffany”, inquadrata più volte sorseggiare un White Angel. Un cocktail piuttosto strong per una donna esile come la protagonista Holly Golighthly. Ciò nonostante lo sorseggiava con lo stile e l’eleganza unica di questa stella del firmamento hollywoodiano. Per ricreare un po’ di quello charme che avvolgeva l’Hepburn in una coppa fredda va versata una miscela di vodka e gin. Un potente mix indubbiamente per stomaci forti. Tuttavia le note profumate e mediterranee di Muma Gin, il primo gin 100% made in Puglia potrebbero smorzare la ruvidezza di un cocktail così deciso: i sentori della camomilla, del ginepro, della cannella, dell’ireos, del limone e dell’arancia si tuffano nelle onde dell’acqua di mare purificata per riemergere con un sapore unico pronto a solleticarti le papille gustative. Provare per credere!

    Il gin si lega indissolubilmente al periodo del proibizionismo. Negli anni ’20 il Volstead Act introdusse il divieto della vendita di alcolici negli Stati Uniti. Furono anni duri per i bevitori, se si tiene conto che la legge restò in vigore per ben tredici anni. Ma si sa, tutto ciò che è proibito attira dannatamente. Nell’America degli anni ruggenti si diffusero come funghi gli “speakeasy”, bar illegali dove era possibile bere di nascosto liquori di contrabbando.

    Il gin diventò il distillato più diffuso in quell’epoca. Per quale motivo? Era il più semplice da preparare. Si diffusero tantissime produzioni artigianali, le “Bathtub Gin”, che letteralmente significa “gin dalla vasca da bagno”. Infatti, il liquore veniva distillato direttamente nelle vasche delle abitazioni mescolando alcol industriale, glicerina e olio di ginepro. Certo, nulla a che vedere con la qualità ed il gusto mediterraneo di Muma Gin, ma queste produzioni a basso costo diedero il La alla creazione di tanti nuovi cocktail che tutt’oggi sorseggiamo. In fondo si doveva mascherare quel sapore pessimo di quei gin homemade!

    Proprio il proibizionismo e il contrabbando di alcol hanno fatto da scenografia a tantissimi film di gangster hollywoodiani. Uno su tutti è certamente gli “Intoccabili” di Brian De Palma dove gli agenti Kevin Kostner e Sean Connery cercano di incastrare il gangster più celebre negli Stati Uniti, ovvero Al Capone, interpretato dall’irascibile Robert De Niro. «Sei tutto chiacchiere e distintivo», è l’iconica frase del film ancora impressa nella storia del cinema. Ovviamente tra i traffici loschi su cui indaga il protagonista, l’agente Ness, vi è soprattutto il contrabbando di alcolici, tra cui il nostro amato gin.Le pellicole cinematografiche hanno avuto però anche il pregio di rendere celebri certi tipi di cocktail. Restiamo sempre nell’epoca del proibizionismo con il film “Il Grande Gatsby” interpretato da un ineguagliabile Leonardo di Caprio. L’autore dell’omonimo libro da cui è ispirato il film, Scott Fitzgerald, era un grande amante del Gin Rickey. Indovina un po’ cosa beveva Gatsby nelle grandi feste glamour che caratterizzano la storia? Gin Rickey, risposta esatta! Per rivivere le stesse sensazioni non resta che mettere nel bicchiere 6 cl di Muma Gin, 2 cl di succo di lime ed allungare con un po’ di soda: un grande classico per palati raffinati.

    Il gin preferito dalle spie

    Gin e spie è un connubio perfetto. Tanto che nel 2017, i noti produttori Berry Bros & Rudd per celebrare l’uscita del film “Kingsman: The Golden Circle”, decisero di lanciare il London N.3, un’edizione limitata del loro gin. La scelta non fu certamente casuale. Molte scene del film con Colin Firth, Halle Berry e Channing Tatu, sono state girate presso la storica sede del London N.3 Gin a Londra. 

    In fondo come affermò all’epoca il direttore creativo del film: «Le qualità necessarie per essere una spia britannica non sono diverse da quelle indispensabili per un ottimo gin: sofisticatezza, integrità e stile sono di primaria importanza».

    Ma quali sono invece i cocktail preferiti dalle spie? L’agente segreto più famoso del mondo, James Bond, amava sorseggiare un Vesper Martini nella classica coppa da cocktail. Lo pretendeva “shaken, not stirred”, ovvero leggermente agitato, ma non mescolato. Lo scrittore Ian Fleming, dalla cui penna nacque il personaggio di James Bond, si ispirò al collega Wiliam Somerset Maugham, commediografo teatrale, ma con un passato da informatore per l’intelligence inglese durante la seconda guerra mondiale. Era proprio quest’ultimo a ribadire che «il Martini va sempre mescolato, mai agitato, perché le molecole del gin e del vermouth si devono adagiare sensualmente le une sulle altre».Anche se non hai lo sguardo penetrante di Sean Connery o Pierce Brosnan puoi sempre gustarti questo meraviglioso cocktail versando nello shaker 4,5 ml di Muma Gin, 1,5 ml di russian Vodka e 0,75 ml di Lillet blanc. Una leggera agitata e versa il tuo Vesper in una “coppa Martini” precedentemente raffreddata. Tocco finale una scorza di limone lunga e sottile. Ricorda shaken, not stirred!

    Anche le dee bevono gin

    I cocktail a base di gin non sono solo per uomini duri, ma anche per femme fatale. Hollywood ci ha abituato a donne dal fascino irresistibile, ma anche amanti del buon bere. Come non citare la bionda più amata dagli americani, la bellissima Marilyn Monroe che interpretava Sugar Kane in “A qualcuno piace caldo”, pellicola che la consacrò e le permise di vincere l’Oscar come miglior attrice. «Un Manhattan per la signora», ordinano a più riprese nel film gli ammiratori della bella Sugar, donna tanto bella quanto tormentata, che amava affogare le sue frustrazioni in un buon Manhattan.

    Un’altra dea del cinema amava bere gin. Si tratta dell’immortale Audrey Hepburn nel film “Colazione da Tiffany”, inquadrata più volte sorseggiare un White Angel. Un cocktail piuttosto strong per una donna esile come la protagonista Holly Golighthly. Ciò nonostante lo sorseggiava con lo stile e l’eleganza unica di questa stella del firmamento hollywoodiano.

    Per ricreare un po’ di quello charme che avvolgeva l’Hepburn in una coppa fredda va versata una miscela di vodka e gin. Un potente mix indubbiamente per stomaci forti. Tuttavia le note profumate e mediterranee di Muma Gin, il primo gin 100% made in Puglia potrebbero smorzare la ruvidezza di un cocktail così deciso: i sentori della camomilla, del ginepro, della cannella, dell’ireos, del limone e dell’arancia si tuffano nelle onde dell’acqua di mare purificata per riemergere con un sapore unico pronto a solleticarti le papille gustative. Provare per credere!

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